Hatha Yoga*:
Storia, filosofia, tecniche

Lo Yoga che si pratica nella sua completezza è l'Hatha Yoga Integrale. È fatto di una serie di posture (ASANA) da tenere per un periodo più o meno lungo seguendo un sistema graduale e lento, in cui si esplora la parte più fisica e dinamica della Disciplina. Tutte le Asana sono sintonizzate sull'attenzione e la partecipazione dell'allievo e sottolineate da una sincronizzazione tra RESPIRO (PRANAYAMA) e MOVIMENTO.

Anche se spesso la maggior parte delle persone si dedica solo ed esclusivamente a questo aspetto, prettamente fisico, Hatha Yoga è solo la "punta dell'iceberg" del più massiccio e profondo "Sistema Yoga", che comprende altre pratiche di osservazione e consapevolezza, precetti morali ed etici, gestione dell'Energia, tecniche di Meditazione, respirazioni e cura del corpo.
Non ultima la Condivisione di questi principi. E questo Percorso completo è molto utile ad un VERO CAMBIAMENTO.
Nel ritrovare una nuova ENERGIA, aumenta di pari passo una nuova Consapevolezza e quindi una maggior capacità di gestire se stessi (fatti di corpo, mente e spirito). Il Percorso completo richiede pazienza e partecipazione, e alimenta quei valori e quelle qualità, oramai perdute, di cui invece l'uomo di oggi necessita per il conseguimento di un benessere costante e che al contrario spesso perde, perché stressato o demotivato da una società che impone ritmi che causano sovraccarico mentale o insoddisfazione profonda, vuoto interiore, a causa di un "modus vivendi" fatto per lo più di apparenza e di un consumismo sfrenato, oggi meglio riconosciuto nel linguaggio comune come il culto del: "mordi e fuggi".

Volendo andare nello specifico dei testi di riferimento, primo fra tutti YOGA SUTRA di PATANJALI (raccolta di testi filosofici, principi etici ed aforismi) e che costituiscono la letteratura classica assieme a BAGAVAD GITA, UPANISHAD E HATHA YOGA PRADIPIKA (scritti risalenti dal secolo VIII al IV a.C.) è scritto che:

ASANA, ovvero espressione dello Hatha Yoga, è solo uno, il terzo, degli "Otto rami dello Yoga".

Il percorso dello Yoga è definito nel testo di Patanjali come un processo che porta all'interruzione delle "fluttuazioni mentali" che spesso torturano l'uomo. Lo scopo è quello di sperimentare una pace interiore che porti al RISVEGLIO o meglio alla realizzazione del SÈ (= LIBERAZIONE, cioè armonia interiore. Vedi punto 8).

Gli Otto rami dello Yoga sono:
1) YAMA. Precetti morali (dalla non violenza alla moderazione degli atteggiamenti nelle parole e nelle azioni).
2) NYAMA. Comportamenti e condotte atte a migliorarsi: dallo studio di se stessi e delle relazioni, all'igiene personale, al rispetto per questi precetti.
3) ASANA. Posizioni Yoga.
4) PRANAYAMA. Controllo del respiro e tecniche di respirazione atte ad incanalare al meglio l'energia e coltivarla in modo armonico.
5) PRATHYARA. Ritrazione dei sensi, se troppo esposti alle sollecitazioni, per concentrarsi alla PRESENZA e all'ascolto di sè.
6) DHARANA. Concentrazione profonda e ascolto.
7) DHYANA. Meditazione.
8) SAMADHI. Stato di profondo benessere ed equilibrio (= liberazione, vedi punto 2).

Può spaventare leggere l'elenco dei precetti e aspetti dello Yoga, ma questo è, così come è stato insegnato e tramandato.

Tuttavia può succedere che, sempre se si è portati a procedere per questa Via o se si è spinti dal desiderio di un cambiamento/miglioramento che, una volta avviata una Pratica regolare ed autentica, si sperimenti direttamente e semplicemente il valore dei precetti sopraelencati.
Può anche succedere che a qualcuno col tempo possa venire la curiosità di leggere, studiare o approfondire personalmente lo studio dello Yoga.

Sono indispensabili, però, l'aiuto e i suggerimenti di un Insegnante che onori questa Disciplina e conosca lo Yoga nella sua interezza, e capace di trasmettere tecniche e conoscenza.

E ora siamo pronti.

Facciamo un passo indietro e iniziamo dal primo stadio il Percorso Hatha Yoga. Sperimentando di persona... passo dopo passo, senza fretta.


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Di seguito un allegato dalla rivista Salute, Medicina, Società (Ottobre 2017)


Facile dire "Faccio Yoga". Ma di cosa stiamo parlando?

Da qualche anno l'antica Disciplina della saggezza e dell'armonia è diventata (piaccia o no) anche una moda.
Si moltiplicano a dismisura offerte, festival e corsi senza la figura di un Maestro che provenga da una trasmissione originale, autentica.

Si moltiplicano in palestre stili fisici, per lo più, oppure focalizzati sulla ripetizione di un Mantra, o corsi che si ispirano ad un "Guru" indiano, orientati al moderno, dallo spiccato tono occidentale e ginnico, assenti da quella tradizione che prevede la trasmissione da Maestro ad allievo.

Scegliere frettolosamente un tipo di Yoga qualsiasi, pensando che una scuola valga l'altra, o il corso più comodo vicino a casa, potrebbe essere un grande errore, che comporta due rischi:
1) quello di farsi male,
2) quello di sbagliare scelta e di non avvicinarsi più ad una Disciplina così profonda, per la delusione.

E' utile quindi scegliere con calma lo stile più adatto, seguiti da un Insegnante che si prodighi per questa Disciplina e per il rispetto dell'etica dello Yoga, e che abbia conoscenza ed esperienza.

Ciò implica un'attenzione particolare da parte di chi si avvicina a questa scelta, utile a districarsi dalla moda e dal proliferare di corsi che attraggono solo per i loro nomi esotici.